Giro d’Italia 2022, Mirco Maestri protagonista in fuga: “Ci ho creduto, perché se uno non crede in queste azioni non le fa. Ci riproverò”

Giornata all’attacco per Mirco Maestri al Giro d’Italia 2022. Assieme ad altri tre uomini (che inizialmente erano quattro), il corridore della Eolo-Kometa è stato infatti uno dei protagonisti della fuga che ha animato la tredicesima tappa della Corsa Rosa, la Sanremo-Cuneo, vinta in volata da Arnaud Démare (Groupama-FDJ). Arrivati ad avere un vantaggio massimo di più di sei minuti e mezzo, i fuggitivi sono riusciti per molti chilometri a resistere all’inseguimento del gruppo, che alla fine li ha ripresi a soli 700 metri dal traguardo, con Maestri che ha comunque provato a rilanciare negli ultimi metri prima di essere superato dallo sprint dei velocisti.

È la seconda volta che mi succede al Giro – ha dichiarato Maestri subito dopo il traguardo ai microfoni Rai – Oggi ci ho provato e ho rischiato un po’ di più. Ho visto il gruppo dietro e son partito ai 600-700 metri, ma loro venivano su più forte. Purtroppo questo è lo sport, mi renderà più forte”.

“Ho cercato di essere il più freddo possibile, di risparmiare più energie possibili. Ci ho creduto, perché se uno non crede in queste azioni non le fa“, ha proseguito il corridore della Eolo-Kometa, intenzionato a ritentare nelle prossime tappe: “Ci sono andato vicino ma ci riproverò”.

I fuggitivi hanno collaborato bene per praticamente tutta la tappa, anche e negli ultimi due chilometri l’accordo è venuto un po’ meno: “Negli ultimi due chilometri ognuno fa la sua corsa, tutti vogliono vincere, è normale visto che siamo al Giro. Però penso che come fuga siamo andati d’accordo”.

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